mercoledì 17 ottobre 2007

SEX MUTANTS, IL GRANDE SHOW E IL ROCK MADE IN ITALY


















Un nome che si perde nelle pieghe avventurose di una notte alcolica, un'avventura che va avanti da quasi quindici anni. Hanno iniziato poco più che ragazzini, "e nella testa continuiamo ad esserlo", divertirsi e divertire è il concetto alla base del loro modo di stare su un palco. E a sentire le "risposte" che vengono da chi sta dall'altra parte, bisogna dire che ancora ci riescono. Viaggio semiserio nell'universo Sex Mutants, band perugina on the road dalla lontana primavera '93 e reduce proprio da pochissimi giorni dalla cosiddetta “data zero”, concerto beneaugurale per i fans più stretti che introduce all'ennesimo tour invernale. Per la location di questo primo appuntamento, stessa spiaggia stesso mare: la Polisportiva Prepo. "Beh, i Beatles erano di casa al Cavern" dicono buttandola sul ridere "la nostra casa invece è questa". A Prepo è iniziato il viaggio, da Prepo ricomincia ogni anno. "Neverending tour", appunto. Un repertorio live che negli anni ha subito variazioni e modifiche, e che adesso è "mutante" pur nella continuità di quattro-cinque hit che infiammano ogni volta il pubblico. Provare a saltare e ballare sulle note di una "Ricominciamo" o "Sarà perchè ti amo" supersoniche, per credere. Un repertorio che ha trovato la sua sistemazione ultima con l'assestamento definitivo (sperano loro) della band. Due anni fa, proprio di questi tempi, Alessandro "Alex" Menichetti e la sua Gibson solista entravano ufficialmente nel gruppo: da allora la ricerca dei Sex Mutants ha virato decisamente sul patrimonio italiano degli anni '80, con incursioni nei '90 e immancabili abboccamenti alle ultimissime uscite. "Li conosco da parecchio e li ho sentiti suonare spesso. Mi ero già fatto una certa idea, insomma, quando abbiamo iniziato a suonare assieme. Ho cercato e sto cercando di portare il mio contributo. La struttura c'è, ma va continuamente migliorata", dice Menichetti. L'ingresso di Alex è stato una ventata di novità di cui il gruppo evidentemente sentiva l'esigenza, gli fa eco Michele Milletti, voce e chitarra "Ha portato interessanti variazioni anche ai pezzi storici, che ora suonano decisamente meglio. Oltretutto è un amico di lunga data di tutti noi, e quindi l'inserimento nei Sex è stato quasi naturale". Un susseguirsi di date in questi anni, appuntamenti rimasti nella memoria della band e dei suoi seguaci. Amiche ed amici, gente anche sparsa per il mondo ma che col "tam tam" di internet e cellulari è pronta a rifare una "scappatina" dai Sex perchè sanno che divertimento e sorprese non mancheranno: dalle stelline in stile San Silvestro sulle note di "Piccola stella senza cielo", a cuffie e teli da mare indossati con nonchalance durante "Un'estate al mare" fino ai preservativi in simpatici pacchetti regalo lanciati sul finire di "Meravigliosa creatura": ...amo la vita, meravigliosa... Locali del live perugino "invasi e battezzati": "Che pienoni al Contrappunto, nel down town perugino che è un po' la nostra seconda casa, o al Millenovecento di Tavernelle" – ricorda il drummer Francesco Rondolini e che concentrazione di belle ragazze al Friz bar di Elce. Magari non siamo stati mai inappuntabili tecnicamente, ma quando ci metti il cuore la gente segue, apprezza e balla senza respiro". Esperienze anche impegnative: 15 maggio 2003, live al carcere femminile di Perugia. "E chi se la dimentica, quella data" confida Edoardo “Eddi” Antolini, bassista dei Sex "le burocrazie varie all'ingresso, le difficoltà nell'allestimento del palco. Ma quello che ci ha lasciato dentro il trovarci faccia a faccia con le ragazze, quelle due ore di concerto e di autentica evasione per loro...Sensazioni che non puoi rendere a parole". "La proposta ci era stata fatta un'associazione che operava dentro il carcere" ricorda Milletti "Saremmo ipocriti a non dire che qualche titubanza all'inizio c'era. Insomma, non è proprio esperienza da tutti i giorni. E proprio per questo è stata da brividi". Ma ci sarà pure qualcosa che in questo gruppo non va benissimo... "Certo" rispondono "accusandosi" a vicenda "suoniamo troppo poco. In studio anzitutto, e poi dal vivo. Ognuno perso per i fatti suoi, direbbe Vasco". Ma finchè regge la "chimica" tra di noi è un peccato non esserci, quando suonano i Sex Mutants.

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